![]() |
Lions Club Trasimeno we serve |
18 Maggio
Perugia - Galleria Nazionale dell'Umbria
Visita della mostra
"Fratello sole, sorella luna"
Un gruppo di soci del Club si reca in visita alla mostra “Fratello Sole, Sorella Luna.
La Natura nell’Arte, tra Beato Angelico, Leonardo e Corot” presso la Galleria Nazionale dell’Umbria.
La mostra , in occasione dell’ottavo centenario dalla composizione del Cantico delle Creature di san Francesco d’Assisi, rinnova il rapporto con la Natura, alla quale il Santo dà del “tu” per la prima volta, in un’ideale ricucitura della relazione tra Uomo e Ambiente, con un’influenza straordinaria sull’Arte, a partire dal XIII secolo.
La rassegna presenta oltre ottanta opere, tra dipinti, disegni, incisioni, sculture e volumi a stampa di alcuni tra gli artisti più celebri della storia dell’arte italiana ed europea, quali Pisanello, Michelino da Besozzo, Paolo Uccello, Jan van Eyck, Beato Angelico, Piero della Francesca, Leonardo da Vinci, Leon Battista Alberti, Albrecht Dürer, Lorenzo Lotto, Dosso Dossi, Giambologna, Jan Brueghel il Vecchio, Domenichino, Annibale Carracci, Nicolas Poussin, Salvator Rosa, Giambattista Piranesi, Jean-Baptiste Camille Corot e molti altri, i cui capolavori hanno segnato i momenti di svolta in cui le arti figurative hanno affrontato e raccontato nel corso dei secoli l’avvincente rapporto dell’uomo con la Natura.
L’intento è quello di dare conto in maniera approfondita e suggestiva delle diverse sfumature con le quali il Creato è stato osservato dalla sensibilità umana e reinterpretato nella visione artistica.
I capolavori in mostra
In apertura di mostra figura il formidabile Giudizio Universale di Beato Angelico, prestito eccezionale dal Museo di San Marco di Firenze; dalla Galleria dell’Accademia di Firenze giunge l’enigmatica Tebaide di Paolo Uccello, qui presente anche con la Predella con il Miracolo dell’Ostia profanata dalla Galleria Nazionale delle Marche di Urbino.
Dalle Gallerie dell’Accademia di Venezia arriva il celebre San Girolamo di Piero della Francesca, che dialoga con la Crocifissione di Jan van Eyck della Galleria Franchetti alla Ca’ d’Oro di Venezia e convive con il San Girolamo dipinto da Lorenzo Lotto, proveniente da Castel Sant’Angelo a Roma.
Quattro disegni di Pisanello dal Louvre di Parigi sono capaci di restituire l’attenzione naturalistica di questo grande interprete del gotico internazionale, pioniere dell’osservazione scientifica da parte degli artisti.
La Madonna del Roseto di Michelino da Besozzo, iconica raffigurazione della natura irreale nella sua perfezione, illustra la cultura figurativa tardogotica.
Con l’Hypnerotomachia Poliphili di Francesco Colonna viene affrontato il tema del valore simbolico degli elementi naturali, esplorato anche da pittori come Dosso Dossi, con la Melissa dalla Galleria Borghese, Federico Barocci, autore di una commovente rappresentazione della Stimmate di san Francesco, che giunge da Fossombrone, e Correggio, di cui è esposto il Ritratto di uomo che legge del Castello Sforzesco di Milano.
Il percorso si immerge quindi nella visione idealizzata della natura attraverso i campioni della pittura classicista e barocca, da Annibale Carracci, con la Visione di Sant’Eustachio, a Giovanni Lanfranco, con l’Assunzione della Maddalena, dal Museo di Capodimonte a Napoli.
Ricca è la sezione che presenta la natura misteriosa e incombente che appare nei paesaggi tra Seicento e Ottocento: protagonisti sono autori di enorme importanza nella storia dell’arte, quali Nicolas Poussin, William Hamilton, Donato Creti – con due prestiti eccezionali dai Musei Vaticani – Claude Lorrain e Giambattista Piranesi, fino alla chiusura della mostra, affidata alla Cascata delle Marmore, dipinta da Jean-Baptiste Camille Corot.
La mostra è suddivisa in 5 sezioni: la Natura madre, la Natura impossibile, la Natura come spazio dell’uomo, La Natura mirabile, la Natura incombente.