Lions Club Trasimeno

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Sabato 29 Agosto

Caffè letterario incontro con gli autori:

Luciano Scalettari e Claudio Ceravolo

"Ho solo seguito il vento"

Vita di Vincenzo Barbieri

Padre del volontariato internazionale

Il giornalista di “Famiglia Cristina” Luciano Scalettari e il medico Claudio Ceravolo, attuale presidente di COOPI, autori del libro “Ho solo seguito il vento”, hanno presentato la biografia di padre Vincenzo Barbieri, definito un gesuita scomodo, fondatore carismatico, nell’Italia in piena trasformazione degli anni Sessanta, dell’organismo di volontariato “Cooperazione Internazionale” (COOPI). COOPI è stata ed è un grande movimento di solidarietà, fatto di gratuità nelle risorse, gusto dell’avventura e volontariato e oggi è fra le più importanti organizzazioni non governative italiane.
La presentazione al Cafè letterario di Isola del Libro Trasimeno, si è svolta presso l’Hotel Kursaal di Passignano, alla presenza di un folto pubblico, tra cui spiccavano autorità locali e aderenti storici all’organismo. Il “Lions Club Trasimeno”, sponsor di “Isola del Libro”, ha aderito con entusiasmo a questa iniziativa, proprio per il messaggio di solidarietà, non violenza e innovazione nell’aiuto ai più deboli che ha segnato la vita missionaria di padre Vincenzo Barbieri.
Il Café letterario è stato coordinato dalla giornalista Sara Minciaroni.
Oltre agli autori Scalettari e Ceravolo, sono intervenuti don Ottorino Cosimi, in rappresentanza dell’Arcivescovo di Lucca, Mons. Italo Castellani, e Pietro Giorgi, past Presidente del Lions Club Trasimeno, fratello di Paolo Giorgi, uno dei più stretti collaboratori di Vincenzo Barbieri.
Proprio a Paolo Giorgi e Marco Pedrazzi, un altro stretto collaboratore del fondatore di COOPI, è dedicato il libro. Gli interventi degli autori hanno permesso di ripercorrere i momenti fondamentali della vita di padre Barbieri e dell’organismo di volontariato da lui fondato.
La sua esperienza giovanile a Lione ed il contatto con gruppi organizzati francesi rafforzò in lui la valorizzazione del volontariato; prima del 1957 solo qualche medico affiancava l’attività, essenzialmente religiosa, del missionario. Barbieri proponeva invece l’intervento laico e il suo messaggio, oltre a coinvolgere molti francesi, raggiunse diversi giovani dell’Italia Settentrionale ed in particolare della provincia lombarda, non solo di estrazione cattolica, ma anche laica e non confessionale.
Rientrato a Milano nel 1962, continuò diffondere il suo messaggio di solidarietà laica verso il terzo mondo e nel libro sono raccolte le testimonianze di diverse coppie che raccontano la loro storia di volontariato pluriennale, come Enrica e Bruno in Ruanda, Francesco e Carla in Ecuador.
Anche con il personale impegno di p. Barbieri, nel 1966 venne approvata la legge Pedini che consentì di sostituire il servizio militare con 2 anni di volontariato in paesi del sud del mondo; diventarono così sempre più numerosi i giovani che aderivano a questo tipo di esperienza.
Con il passare degli anni COOPI rafforzò la sua struttura e potenziò le sue capacità di intervento in favore delle criticità nel mondo. E’ impossibile citare tutti i progetti realizzati e una qualsiasi sintesi rischia di essere riduttiva. E’ del 1978 un intervento di sviluppo in Camerun e del 1980 la presenza in Somalia a seguito della crisi dell’Ogadèn. Dal 1991 COOPI avviò progetti finanziati da ECHO (dipartimento degli aiuti umanitari della Commissione Europea) come quello di aiuti umanitari in Somalia e quello che previde la costruzione della centrale elettrica di Chinata in Bolivia. Nel 1994 intervenne in Africa nella regione dei Grandi Laghi, colpita da guerra civile, prendendo in carico il reparto pediatria, chirurgia e maternità dell’ospedale di Goma. Nel 1999 partecipò al progetto “Arcobaleno” per fronteggiare la crisi nei Balcani, nel 2000 collaborò con una iniziativa di aiuto alle donne del Bangladesh sfigurate dall’acido solforico. Nel 2002 COOPI fu la principale ONG incaricata, sempre da ECHO, di fronteggiare la malnutrizione nelle zone del Congo.
Le attività di questa ONG sono proseguite e si sono estese anche dopo la morte di Barbieri avvenuta nel 2010, ottenendo significativi riconoscimenti nazionali ed internazionali.
Gli interventi di Don Ottorino Cosimi e di Pietro Giorgi hanno ripercorso le esperienze del Gruppo Umbro di Cooperazione Internazionale, che negli anni 1968-1970 ha dato vita a vari campi di lavoro per sostenere, con le risorse ricavate, volontari che operavano nei paesi emergenti in progetti di sviluppo. Sia don Ottorino, che Mons. Castellani avevano partecipato attivamente alla realizzazione dei campi di lavoro nella diocesi di Cortona, mentre Pietro Giorgi oltre a curarne l’organizzazione ha poi proseguito la collaborazione con COOPI, in vari progetti in ambito sanitario, fino alla fine degli anni ottanta.
Molti fra gli intervenuti, che avevano condiviso giovanissimi la partecipazione al Gruppo Umbro di Cooperazione Internazionale, hanno ricordato, anche attraverso personali esperienze, proprio come quella dei campi di lavoro, lo spirito che ha animato tanti giovani nell’impegno a favore dei più deboli, e di come ciò abbia lasciato un segno indelebile nella loro vita.